Breve corso sull'elettricità

Nella speranza di farvi cosa gradita, di seguito potrete leggere il nostro mini corso sull'elettricità. Non pertendiamo di essere completamente esaurienti, ma i concetti verranno esposti nella maniera più semplice e concreta possibile. Ci scusiamo anticipatamente per eventuali errori o imprecisioni che vi preghiamo di comunicare tempestivamente all'indirizzo di posta elettronica lsaservizi@lsaservizi.it

L'elettricità

Più di duemila anni fa i greci erano rimasti colpiti dalle caratteristiche dell´ambra, una resina prodotta da alcuni alberi e induritasi col tempo. Dopo averla strofinata con un panno di lana, essa acqista la proprietà di attrarre corpi leggeri (pezzetti di paglia, piccoli semi) che si trovano nelle sue immediate vicinanze. La parola elettricità deriva dal greco "elektron", che vuol dire appunto ambra. Tale evento come quello dei fulmini è del tutto naturale ed è la manifestazione fenomeni elettrici;

La Corrente Elettrica

La corrente elettrica è un flusso di cariche elettriche cioè di elettroni degli atomi. Alcuni materiali si lasciano attraversare dalla corrente elettrica più facilmente rispetto ad altri; tali materiali vengono chiamati Conduttori, rispetto agli Isolanti, che invece non si lasciano attraversare dalla corrente. Alla prima categoria appartengono i metalli (rame, argento, alluminio ecc., che vengono usati per costruire i cavi elettrici) ed i tessuti organici, incluso il nostro corpo che si comporta da conduttore. Alla seconda categoria invece appartengono i materiali, quali: vetro, marmo, plastica, gomma, sughero, legno e carta.
Oggigiorno senza la corrente elettrica si fermerebbe tutto, a cominciare dal computer dove stiamo leggendo queste parole. In casa nostra possiamo utlizzare la corrente semplicemente collegando qualsiasi apparato elettrico alle comunissime prese di corrente. In effetti sarebbe più corretto dire che nelle prese c'è la Tensione, ovvero quella forza che spinge gli elettroni a muoversi, dando origine alla corrente. Tale forza si misura in Volt e nelle nostre case arriva ad un valore ben preciso, cioè 220V, che sebbene sia classificata come "bassa tensione" può risultare mortale per gli esseri umani. La tensione presente sulla presa, non produce alcun effetto finchè niente vi viene inserito; nel momento in cui vi inseriamo una spina, per esempio quella di una lampada, non facciamo altro che creare un circuito chiuso: nel filo della lampada comincia a scorrere una corrente elettrica, l'effetto che si ottiene da questo flusso è l'accensione della lampadina stessa. In questo caso la lampadina funge da resistenza: il suo filamento interno (fatto di Tungsteno in quelle tradizionali) si oppone al passaggio della corrente (degli elettroni), questa "opposizione" si traduce per l'effetto Joule, in calore, la quantità di energia sotto forma di calore è tale da far diventare incandescente il filamento, trasformandolo in luce; proprio per questo le lampade tradizionali venivano spesso chiamate ad incandescenza.

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